Il Metodo Ciclico 2.0

Perché ho sentito l’esigenza di rivisitare i vecchi consolidati schemi ciclici seppur ancora di attuale efficacia?

Di seguito un passaggio di un blogger e trader indipendente:

“….La prima contestazione ad una teoria del genere non è nel fascino “metafisico”, che riconosco come nella teoria di Gann (di più ben ampia valenza comunque), quanto nel fatto che la matematica HA DIMOSTRATO (nelle aule delle Università) che i mercati finanziari non hanno un comportamento lineare, ossia i cicli non hanno lunghezze fisse qualsiasi sia la lunghezza che si sceglie oppure quale sia la moltiplicazione di una lunghezza base (cicli lineari non regolari). Proprio perché è evidente che questi fallimenti si presentano, qualcuno li giustifica introducendo il concetto di “anomalia”, senza però indicare che la realtà è quasi tutta una continua alternanza fra anomalia e normalità (della teoria)….

……Non volendo e non dovendo dimostrare tesi in questo articolo, anche per brevità, lascio lo spiacevole compito, a chi non credesse, di eseguire propri autonomi studi e test che gli mostreranno lo stesso mio risultato, il fallimento del predict dei Tracy. Si hanno predict a successo nell’ordine del 50% dei casi (comportamento random)…….

..Altro fatto di rilievo è che è opinabile. Ad esempio il filo diretto fra chi applica questa teoria ha dimostrato differente interpretazione e fallimenti di una o dell’altra ipotesi ciclica (definita da identificazione del trend fra i vari trader). Ma la ricerca della ciclicità può essere così complessa da far cadere in errore anche i più esperti del Tracy ? Evidentemente qualcosa non funziona; l’evidenza, un po’ come accade nella teoria di Elliott, è che nei fatti poi si può dire tutto ed il contrario di tutto, attuando il ricorso alle dovute tolleranze dei tempi, allo spostamento dell’inizio dei cicli a posteriori, alla presenza di cicli interrotti ecc… proprio perché la teoria nella sua forma più rigida non da mai un risultato attinente alla realtà, con ragionevole obiettività e precisione. A voi il piacere della “scoperta” (ossia della prova sperimentale)…..”

Se da un lato non nego che, da appassionato della Teoria Ciclica e trader indipendente quale sono, queste parole mi segnino profondamente, dall’altro riconosco il fatto che troppo frequentemente questa teoria, nonostante l’applicazione di rilevanti indicatori e/o oscillatori tecnici, sia lasciata in balia della casualità, dell’evenienza e che gli strumenti di controllo sin qui adottati per monitorare la ciclicità di un sottostante, lascino all’operatore ampio margine alla discrezionalità oppure si rivelino tardivi in ottica operativa.

Con questo studio, quindi, ho cercato di dare un seguito all’esigenza di ridefinire, ristrutturare e in alcuni casi riscrivere, l’onerosa eredità di Dow e Hurst tramite una moderna, solida e quanto più oggettiva elaborazione del concetto di trend e della ciclicità dell’andamento dei Prezzi.

Un metodo ciclico, in seguito denominato “Il Metodo Ciclico 2.0”, che basa le propria fondamenta sul controllo razionale, puntuale e oggettivo delle componenti Prezzo e Tempo tramite l’applicazione di semplici e inderogabili regole.